Parentucelli Arzelà commemora la Shoah e le vittime delle foibe

Mazzoli: “una serie di incontri per riflettere sulle tragedie del passato”

(CLICCA QUI) Come ogni anno, l’Istituto Superiore Parentucelli Arzelà di Sarzana non dimentica il “Giorno della Memoria” (27 gennaio) per onorare le vittime dell’Olocausto e riflettere sulle atrocità del passato e il “Giorno del Ricordo” (10 febbraio), un momento per onorare le vittime delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata prima e dopo la Seconda guerra mondiale.

Il primo appuntamento è in agenda lunedì 29 gennaio allorché alcune classi assisteranno al film “Quel giorno tu sarai”. È la storia di tre generazioni di personaggi a confronto con l’Olocausto, con la memoria e il passare del tempo.

Venerdì 9 febbraio, gli studenti della scuola di piazza Ricchetti avranno poi l’opportunità di incontrare il procuratore Marco De Paolis sul tema “Armadio della vergogna”, il dossier che raccoglie le indagini sui crimini di guerra commessi dai nazisti in Italia dopo l’8 settembre 1943. Il magistrato militare, tra il 2002 e il 2018, ha diretto le inchieste su oltre 450 procedimenti per eccidi di civili, sfociati in ben 57 condanne all’ergastolo di militari tedeschi responsabili delle più gravi stragi compiute in Italia durante la Seconda guerra mondiale.

Poi ancora, sabato 10 febbraio, lo storico Egidio Banti e la docente Silvia Billet approfondiranno con i ragazzi il tema delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata. L’ex senatore sarzanese illustrerà in particolare i passaggi parlamentari, ai quali ha preso parte direttamente, alla base dell’istituzione del “Giorno del Ricordo”, con la legge 30 marzo 2004. L’insegnante invece traccerà il profilo storico in cui è maturata la vicenda, frutto di un dottorato di ricerca condotto da uno dei massimi esperti, Raoul Pupo, e anche filo conduttore di un suo libro prossimo alle stampe.

Si va poi a lunedì 19 febbraio, giorno degli incontri di gruppi di studenti del Parentucelli Arzelà con i responsabili del Memoriale della Shoah di Milano. Memoriale che sorge in un’area della Stazione Centrale dove tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei e deportati politici furono caricati su vagoni di convogli diretti ad Auschwitz-Birkenau, Bergen-Belsen, al campo di concentramento di Mauthausen e altri campi italiani di raccolta. Ed è proprio lì che ancora di recente è andata Liliana Segre, figura centrale nella costruzione della Memoria, attraverso la propria testimonianza, deportata a 13 anni.

Il dirigente Generoso Cardinale ha coordinato l’organizzazione del ricco calendario di appuntamenti, portato avanti dal vicepreside Paolo Mazzoli. “Abbiamo programmato – afferma Mazzoli – una serie di incontri sui giorni della Memoria e del Ricordo per permettere ai nostri studenti di approfondire la loro conoscenza, di entrare nella storia e di capire meglio le atroci esperienze subite dalle vittime dell’Olocausto e dagli esuli giuliano dalmati. Tutte iniziative per riflettere sulle tragedie del passato e conservare la memoria”.